Caro Ivan,
ti rispondo, ovviamente dal mio personale punto di vista.
Per quanto riguarda l'impiego su territorio nazionale, al di la' degli spazi offerti dalle istituzioni, dicasi: PS, CC, GF, Guardie Cracerarie e FFAA in genere, non c'e' molto altro da fare, quel di piu' e' legato agli Istituti di Vigilanza, alle Agenzie Investigative, che entrambi necessitano di autorizzazione del prefetto della provincia per esercitare l'attivita' e . a un'area dei servizi, molto vaga e ben poco definita (leggi body guard, butta fuori, antitaccheggio ecc.), che pero' a me personalmente lascia molti dubbi, sia sul piano legale, che dispazi per un lavoro effettivo. All'estero, invece, per lauree come la nostra, c'e' un po' piu' di spazio (puoi andare a vedere i miei post su off-topic), ad esempio organizzazioni come EU, UN e le NGO, hanno quasi sempre posizioni aperte per personale addetto alla Safety and Security, il cosiddetto Security Officer, che poi e' chiamato in 100 maniere diverse e con 1000 modus operandis diversi (ad esempio adesso ITERSOS, una NGO italiana, cerca un area coordinator per il Sudan). Il motivo della richiesta di questa figura professionale (che si spera diventi sempre piu' calzante), e' legata al dovere di duty of care, da parte del datore di lavoro che sia e tale figura e' richiesta inoltre anche dalle assicurazioni, che sono coivolte nella copertra di organizzazioni che operano overseas lo scopo finale e' la riduzione delle polizze assicurative. Un capitolo particolare e' quello dell'EU che tramite il titolo V del Trattato di Lisbona, ha l'obbligo di assicurare la protezione del suo personale espatriato, in piu' c'e' tutto un lavoro di costruzione (molto lento e incerto) di un servizio di sicurezza europeo. La fregatura in tutto questo e' che piu' o meno tutte le organizzazioni, quando aprono una di queste posizioni, richiedono sempre un minimo di esperienza, che uno studente uscito appena dall'Universita' difficilmente puo' avere. Riguardo a cosa scritto fin qui e' da molto tempo che troverei necessario che la facolta' si aprisse a queste realta' esterne (non tanto per me che son prossimo al ritiro) con la volonta di due obbiettivi: 1) il farsi conoscere,(dall'NGO alla Economy Company, all'Istituzione) visto, tra l'altro, che tutte queste organizzazioni, spesso, cercano "agenzie" per la formazione del loro personale espatriato, nelle piu' svariate materie: come l'HEAT, il Basic Negotiation Skill, il Post Traumatic Stress ecc.; 2)sapere le necessita' di questo mercato, invitando in facolta' personaggi del settore, che possano spiegare le esigenze che questo mondo richiede e sulla base di questo fare le necessarie limature al corso.
Per ultimo mi sento di dire che in questo settore non c'e' una laurea specifica che apre le porte, ce ne sono molte, da quella in legge, a quella in scienze poiltiche, a quella strategica, tutto dipende da chi e' dietro la laurea e da un buon network.....
Insomma a buon intenditore poche parole.
Buono studio
e come per il XXXI guastatori d'Africa: la va' a pochi, ciao