COMUNICATO
A TUTTI GLI STUDENTI DELLA FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
STATO DI AGITAZIONE
Il Consiglio di Facoltà, nella seduta del 6 ottobre 2010 ha proclamato lo stato di agitazione della Facoltà, come forma di protesta contro i tagli finanziari alle Università e contro il progetto di legge n. 1905 di riforma universitaria. Ha aderito all’ordine del giorno votato all’unanimità dal Senato Accademico nella seduta odierna, qui riportato in allegato.
Pertanto
le lezioni sono sospese per l’intera settimana
dall’11 al 15 ottobre 2010
Si comunica che è stata indetta una Assemblea, aperta a tutti gli studenti per chiarire le ragioni della protesta,
che si terrà nell’Aula prima della Facoltà, a Perugia
alle ore 12.00 di mercoledì 13 ottobre 2010
Il preside
Romano Ugolini
Perugia, 6 ottobre 2010
Comunicato del Senato Accademico:
Il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Perugia nella seduta del 6 ottobre 2010
- Considerato il quadro di incertezza assoluta in cui l’Università si trova nella redazione del Bilancio preventivo 2011 e del bilancio pluriennale 2011-2013;
- Visti i tagli ulteriori previsti per il 2012 sia per la diminuzione dell’F.F.O. sia per il mancato reintegro dell’economie realizzate con i pensionamenti;
- Visto il blocco triennale degli scatti di anzianità per il personale docente, unica categoria non contrattualizzata penalizzata in questo modo;
- Considerate le previsioni contraddittorie del disegno legge Gelmini che da una parte proclama l’obiettivo di elevare la qualità dell’Università italiana, ma dall’altra non assegna agli stessi Atenei le risorse minime di funzionamento;
- Visto il radicale taglio di risorse e di opportunità per assicurare l’ingresso nell’Università dei giovani ricercatori;
- Considerate le fondate ragioni che stanno all’origine della mobilitazione dei ricercatori in servizio e del ritiro della disponibilità all’insegnamento da parte di molti di essi;
- Valutati tutti i sopraddetti motivi coma fattori oggettivi di destrutturazione e di indebolimento dell’Università pubblica,
DENUNCIA
di fronte all’opinione pubblica la gravissima situazione dei disagio degli Atenei italiani incluso quello di Perugia;
INVITA PRESSANTEMENTE
il Governo e il Parlamento a rimuovere gli elementi di criticità sopra descritti al fine di consentire all’Università italiana di continuare a dedicarsi all’attività di ricerca e di alta formazione nelle condizioni degli altri Atenei Europei.
